Tecnica avanzata di risalita su corda.

La tecnica.

La tecnica che mi accingo a presentare é molto semplice, tanto é vero che potrebbe essere più una variante di qualche sistema di risalita su corda che non una tecnica a se stante!
Innanzitutto mi é venuta in mente adoperando le staffe nella ripetizione di alcune vie in arrampicata artificiale nella zona di Primolano, in Valsugana (Vi) proprio dove scorre il fiume Brenta.
In artificiale, per meglio stare in equilibrio sulle staffe, tra i vari accorgimenti, c'é quello di infilare il piede di tacco anziché di punta. E questo per non tendere a sbilanciarsi all'indietro, quando la parete da verticale comuncia a diventare strapiombante...

"Sì, ma io vado in grotta...! Mica arrampico e quindi che mi interessa di artificiale?!", si chiederà lo speleologo frettoloso e... forse un po' superficiale!
Centra centra eccome! Ora si vedrà...

Nella pratica speleologica, la risalita su sola corda avviene con la tecnica cosiddetta a "rana", per il caratteristico movimento e posizione assunta da chi risale lungo la corda.
In risalita si adoperano due autobloccanti, uno in posizione ventrale, fissa, l'altro, sopra di questo, é mobile e al quale vi é attaccato una staffa, per potersi alzare aiutoandosi con il piede.
La risalita avvviene in questo modo: sospesi al bloccante ventrale, manualmente si alza il bloccante mobile, per poi infilare il piede nella staffa; ci si alza aiutandosi con le mani fino a distendersi con le gambe; così facendo, il bloccante mobile salirà un po' lungo la corda permettendo di avanzare.
Ripetendo tale sequenza si é in grado di risalire la corda anche per centinaia di metri senza grossa fatica.
Durante i corsi di speleologia e nei manuali, insegnano di mettere il piede nella staffa infilandolo di punta, come poi é più intuituivo fare.
Meno intuitivo invece é infilare il piede di... tacco! Ma é piuttosto efficacie, anche se a prima vista può risultare il contrario. Sì, può sembrare scomodo infilare il piede di tacco ma alla fine la fatica sarà minore e ora vediamo brevemente il motivo.

- Piede di punta: inserendo il piede di punta viene spontaneo spingere non solo verso il basso ma anche in avanti. Il risultato é che la parte superiore del corpo tende a spostrsi all'indietro: salendo sulla staffa, le braccia sono costrette a controbilanciare questo spostamento all'indietro in modo da salire in posizione più eretta possibile. Ma, a lungo andare le braccia si stancano, ed ecco perché dopo un certo numero di "pompate" le braccia sono un po' pesanti, soprattutto se all'imbrago é appeso pure un sacco.
- Piede di tacco: inserendo il piede di tacco é automatico che il piede stesso tenda a spingere anche all'indietro. Il risultato é che la parte superiore del corpo tende a spostarsi in avanti, avvicinandosi alla corda. In questo modo si tende già a stare in posizione più eretta possibile: non c'é alcun bisogno che le braccia cerchino di avvicinare la parte superiore del corpo alla corda stessa. Sia chiaro però che un po' di lavoro lo fanno anche le braccia, ma senz'altro in misura minore rispetto al sistema classico.


Varie situazioni.
Dato che abbiamo due piedi (ovvio no?!) e una staffa, ci sono diversi modi di combinare questi due elementi.

1) Un piede: si utilizza un solo piede soprattutto quando la parete da risalire é appoggiata o quasi verticale, in modo da non andarci addosso. A volte, anche quando ci si trova nel vuoto si può utilizzare un solo piede. Meglio sarebbe usare in modo alternato un piede oppure l'altro, in modo da non usare troppo un piede e troppo poco l'altro. Quindi si può alternare il sistema normale al mio, nell'infilare il piede.

2) Due piedi: si utilizzano due piedi soprattutto quando ci si trova nel vuoto, in modo da non avere un piede a penzoloni; inoltre due piedi spingono meglio che non uno solo. Il problema é come infilarli nella staffa: credo che il sitema migliore sia: uno di tacco (quello generalemtne adoperato per risalire la corda) e l'altro di punta. In questo modo c'é il miglior compromesso tra un buon equilibrio e un comodo inserimento dei due piedi.



Per ogna non é ancora disponibile alcuna fotografia sulla tecnica qui illustrata, ma presto di sicuro ci sarà qualcosa. Basterà qualche fotografia per mostrare esattamente come mettere i piedi all'interno della staffa...



Federico Battaglin
Italy
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