GIACOMINERLOCH (Vi).

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L'evidente voragine chiamata Giacominerloch é famosa nell'Altopiano di Asiago perché, assieme alla Spaluga di Lusiana, si apre, maestosa, proprio sul ciglio di una strada. Ma questa volta non siamo vicino a Lusiana, bensì a qualche chilometro da Cesuna. Inoltre la sua profondità é ragguardevole, sfiorando i 600 metri di profondità! Così può entrare a far parte della lista delle grotte tra le più profonde del Veneto.
Data la facilità di accesso, essa é nota agli abitanti della zona chissà da quantop tempo; anche agli speleologi é nota da molto tempo, avevdo, tra l'altro, un numero di catasto abbastanza basso, 59. E in effetti le prime esplorazioni risalgono al 1936 da parte del Gruppo Grotte CAI di Vicenza. Col tempo, negli anni settanta, si sono alternati il Gruppo Speleologico Proteo di Vicenza e il Gruppo Speleologico di Schio, arrestandosi con le esplorazioni a -140m, in corrispondenza di un'immensa frana. Per scendere oltre é necessario aspettare il 1989 e gli speleologi di Malo, che con pazienza sono riusciti a superare la ciclopica frana...
Attualmentela grotta é armata fino a al fondo, eccetto il primo pozzo, quello d'ingresso. Purtroppo le corde non sono molto "nuove" e pertanto é necessario scendere con cautela.

L'accesso
L'avvicinamento
La grotta
La via del meandro
Gli armi
Note
La scheda d'armo

Innanzitutto ecco il rilievo. Facendo un confronto con il rilievo più aggiornato, é possibile accogersi che manca qualcosa; certamente, ma la scelta é stata di non appesantire troppo il disegno proposto. Per avere invece un quadro completo della situazione, rivolgersi al Gruppo Speleologico di malo (Vi).

Il rilievo della Giacominerloch

 

Possono essere utili i seguenti dati catastali

Giacominerloch 59 V VI
Comune di Canove (Vi) Località: Cesuna (Vi)
Longitudine: 0°59'12'' Latitudine: 45°50'51''
Quota: 990 m s.l.m. Sviluppo: 1480 m Dislivello: -530 m






L'accesso stradale: Il punto di riferimento é Asiago, famosa località turistica dell'omonimo Altopiano. Da Asiago prendere la strada seguendo le indicazioni per l'autostrada (Piovene Rocchette) e, dopo qualche chilometro, c'é un piccolo bivio: la strada principale continua verso destra, invece a sinistra si va a Cesuna. Girare quindi a sinistra e qualche chilometro dopo, a destra, nel bosco, si nota uno spiazzo per l'auto con una colonnina di roccia rossa commemorativa con la statuetta della Madonna. Lasciare l'auto lì!
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L'avvicinamento: L'avvicinamento é molto semplice! Dal piccolo spiazzo, si nota che si stacca, in avanti, un evidente e largo sentiero che entra nel bosco: seguirlo. Senza prendere altri bivi, ad un certo punto si nota la presenza di una grande depressione e proprio al fondo di questa si apre la voragine della Giacominerloch. Inoltre, attaccato ad un albero, in corrispondenza della dolina, c'é un piccolo pannello con un foglio in cui viene raccontata la leggenda legata alla voragine: é difficile non vedere questo pannello!
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La grotta: Sceso il primo salto verticale si giunge ad un enorme salone, che ricorda un po' quello presente alla Spaluga di Lusiana. Subito a sinistra, un meandrino conduce ad un'altra verticale, profonda ma articolata che, percorsa una breve forra discendente, porta ad una sala, termine delle esplorazioni fino agli anni settanta: siamo già a -140m!
A questo punto é necessario risalire (corda fissa), a sinistra, uno scivolo di argilla che porta ad una colossale frana. Scesi, sul lato destro, tra i massi di crollo, si ha accesso sia alla via per il fondo sia alla caratteristica via del meandro.

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La via del meandro: Oltrepassata la frana (anche mediante il pozzetto n°3) e dopo essere scesi per il pozzetto n°4, al posto di scendere il salto n°5, in meandro, proseguire avanti. Dopo qualche acrobazia in un meandro strano dalle pareti ricoperte di un grosso strato di argilla, inizia un lungo meandro agevole tutto orizzontale, cosa strana per l'Altopiano di Asiago!
Data la comodità di accesso, vale senz'altro la pena di perdere 20 minuti per vederlo, almeno fino all'inizio del primo pozzo alla fine di tale meandro.

Gli armi: Attualmente la grotta é armata fin a -550 m dal Gruppo di Malo (Vi), ma certe corde, soprattutto quelle dei pozzi corti e fangosi, sono vecchie almeno di 7 anni e molto scivolose!! Gli armi, molte volte, sono esposti e un po' rischiosi, rendendo le operazioni di progressione, non sempre sicurissime! Dopo la frana, non ci sono altri ancoraggi oltre quelli adoperati, dato che non é mai stata fatta una esercitazione di soccorso. Ovviamente conviene sempre avere con sé la sacca d'armo con alcuni spit di scorta...
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Note: Occorre prestare molta attenzione nel superare la frana a -140m data l'instabilità di alcuni blocchi! Più sotto, occorre prestare attenzione ad attaccarsi alle corde, in quanto molte volte non sono presenti dei corrimano per arrivare a centro pozzo; o quelli che ci sono non sono proprio il massimo della sicurezza!
In casi di pioggia, il secondo pozzo scarica sicuramente parecchia acque e, probabilmente, anche sassi! Dopo i -200, in caso di forti piogge, é molto probabile avere (grossi) problemi con eccesso d'acqua!
Sassi: i primi due pozzi sono da percorrere senza altre persone né sotto né sopra per evitare di colpire o essere colpiti da sassi!
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Scheda d'armo: Nella tabella posta qui sotto é riportata la scheda d'armo della grotta.

N° del pozzo

Profondità del pozzo

Materiale

Descrizione

Note varie

1

50 m

Corda: 70 metri
Moschettoni: 4

Ancorare la corda ad un grosso pino presente ai bordi della dolina. Scendere lo scivolo fino ad un muretto di roccia, sulla sinistra, 1 starfix. Spostarsi a sinistra e scendere un po': 2 starfix sulla liscia parete.

Lo scivolo di accesso alla parte verticale del pozzo presenta pietre mobili: occhio quindi che non ci sia gente sotto!

2

60 m

Corda: 70 metri
Moschettoni: 11-12
Placchette: 7
Anelli: 3
Fettucce: 1

Nella saletta, ci sono 2 spit in alto per inizio corrimano. Spostarsi a destra e, in alto, su colata calcitica ci sono due spit. Scendere e dopo 5 m, ci sono 2 spit vicini a destra. Dopo 5-6m (quando si hanno le gambe nel vuoto) c'é 1 spit a destra. Scendere fino ad uno scivolo e, spalle alla prosecuzione del pozzo, ci sono 2 spit a sinistra. Scendere fino a trovarsi a centro pozzo e sulla destra ci sono 2 spit.; dopo 5-6 m, quando la corda tende al toccare, alle proprie spalle, ovvero sulla parete opposta, ci sono diversi ancoraggi per un bel deviatore. Scendere fino al fondo.

Anche per questo pozzo c'é rischio di smuovere qualche pietra! Quindi convine procedere con cautela.
Portando sacchi appesi all'imbrago, conviene risalire uno alla volta.

In caso di pioggia, questo pozzo é bagnato.

3

R15 m

Corda: 15 metri
Moschettoni: 1
Placchette: 1

Dopo esser scesi lungo la forra, ad una saletta, c'é un evidente scivolo di argilla, sulla sinistra.
In alto, l'ancoraggio é su un grosso ed evidente masso.

Generalmente é presente una corda fissa, per non dover ogni volta arrampicarsi lungo questo liscio scivolo argilloso.
Il problema é che bisognerebbe cambiare la corda ogni tanto!!!!
Inoltre sarebbe da aggiungere uno spit in più, per sicurezza!

4

5 m

Corda: 6 metri
Moschettoni: 1

Tra i massi della frana, in corrispondenza di un tratto più verticale, sulla parete della sala, é presente un chiodo da roccia, bello e pronto.
Però c'é solo quello!

Siamo in piena frana: occhio quindi nel muoversi ed evitare di muoversi in più di una persona.
Dato che si é attaccati ad un solo chiodo da roccia, muoversi lungo la corda con un po' di riguardo!

5

10 m

Corda: 15 metri
Moschettoni: 2-3
Placchette: 2
Fettucce: 1

Dopo una breve galleria, si apre questo bel pozzetto. Sul bordo di uno scalino presente sul soffitto ci sono 2 spit per la discesa. Essi sono posizionati in alto e in posizione un po' esposta: attenti a non cadere!
Il problema é che non é stato previsto alcun corrimano!
Scendere fino alla galleria sottostante, ma non infilarsi in un pertugio e arrivare al livello dell'acqua.

Manca il corrimano: é possibile usare una fettuccia da passare su un grosso masso.

6

7 m

Corda: 10 metri
Moschettoni: 2
Placchette: 2

Nel meandro, in corrispondenza di un piccolo slargo concrezionato, si apre questo pozzetto.
Ci sono 2 spit a sinistra.

Anche in questo caso manca un minimo di corrimano, molto utile per accedere in sicurezza al pozzo.

Proseguendo lungo il meandro, invece, si prende la via per il famoso meandro-canyon.

7

7 m

Corda: 10 metri
Moschettoni: 3
Placchette: 3

Prima del pozzo, in meandro, c'é 1 spit a sinistra e, poco più avanti e sotto, ci sono 2 spit per la calata.

 

8

6 m

Corda: 10 metri
Moschettoni: 1
Placchette: 1

Il meandro termina lasciando posto ad un pozzetto.
C'é un solo spit a sinistra.

Armo poco sicuro per la presenza di un solo spit e per altro privo di corrimano!!!
Armo da rinforzare!

9

6 m

Corda: 10 metri
Moschettoni: 2
Placchette: 2

Il meandro sprofonda con un passaggio un po' stretto. Ci sono 2 spit, uno a destra e uno a sinistra.

 

10

20 m

Corda: 35 metri
Moschettoni: 6
Placchette: 6
Fettucce: 1-2

Ad un certo punto il meandro scampana e c'é 1 spit a sinistra: da lì iniziare un breve traversino aereo. Un metro più avanti c'é una clessigra-ponte di roccia in meandro. Oltrepassarlo e seguire il meandro che subito dopo sprofonda in un bel pozzo. Ci sono 2 spit, uno a destra e uno a sinistra. Scesi alla base, iniziare ad infilarsi nel saltino successivo, ma a sinistra c'é 1 spit. Scendere e traversare fino a quando il meandro sprofonda di nuovo: ad uno spuntone, in una posizione un po' nascosta c'é un altro spit.

L'inizio del traverso sarebbe da migliorare...


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Federico Battaglin
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