ABISSO DI MALGA FOSSETTA (Vi).
E' possibile vedere la scheda d'armo della grotta in formato "pdf":
Abisso_di_malga_Fossetta.pdf
(40Kb)
E' possibile scaricare la scheda d'armo della grotta in formato "pdf" in un file zippato:
Abisso_di_malga_Fossetta.zip
(32Kb)
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L'abisso di malga Fossetta é la grotta più profonda della provincia di Vicenza
e tra le più profonde del Veneto. La sua profondità di oltre novecento metri.
E' stato scoperto dal Gruppo Groppe Schio (sigla: G.G.S.) negli Anni Settanta e la sua
esplorazione si é protratta del quasi due decenni. Ora vi stanno compiendo delle
esplorazioni il gruppo speleo di Lavis, vicino a Trento.
Attualmente grotta é armata fino a quasi ottocento metri di profondità, ma
purtroppo le corde non sono molto "nuove"!!!
L'accesso |
L'avvicinamento |
La grotta |
Gli armi |
Note |
La scheda d'armo |
Innanzitutto ecco il rilievo. Come facilmente si può capire, esso non é assolutamente completo, ma si limita a mostrare l'andamento verticale della grotta, fino ad una profondità di 690 metri. Il campo base, invece, é situato alla profondità di 620 metri. Mancano i rami secondari e il ramo principale fino al fondo attuale. Consultando testi più specifici, é possibile vedere il rilievo completo.
Possono essere utili i seguenti dati catastali
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L'accesso stradale:
Il punto di riferimento é Gallio, bel paesotto vicino ad Asiago nell'omonimo
altopiano. Da Gallio prendere la strada che porta agli impianti sciistici delle Melette
e a Campomulo. Oltrepassare tale località e proseguire, dopo ancora un chilometro
di strada asfaltata, su strada bianca. Ad un evidente bivio, girare a sinistra in direzione
monte Ortigara, evitando di andare a destra, per Marcesina. Dopo un paio di chilometri,
c'é un tratto di strada asfaltata, dove esiste una stradetta bianca che si stacca
sulla destra: seguirla, in quanto ci sono le chiare indicazioni per malga Fossetta, dove si
lascerà l'automobile. Percorrere quindi per uno o due chilometri tale strada fino
alla suddetta malga. Oltrepassarla e cento metri dopo una curva a destra, parcheggiare
l'automobile, possibilmente cercando di non invadere i prati circostanti.
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L'avvicinamento:
L'avvicinamento non é di immediata intuizione. Comunque non é difficile
trovare l'ingresso della grotta. Dopo la malga, la strada bianca curva a destra e cento
metri avanti si nota, sulla sinistra, un evidente sentiero che si inoltra in mezzo al
bosco (bosco dei Larese): seguirlo. Esso, prima "vaga" in mezzo al bosco, per
poi costeggiare un muretto naturale di rocce calcaree, poste sulla sua sinistra. Più
avanti si percorre poi la cosiddetta "Via Appia", un caratteristico tratto in cui
il sentiero attraversa una zona di lastre di calcaree. Un po' dopo si nota un bivio: vi
deve prendere il sentiero di destra, che poco più avanti curva a destra e inizia a
salire per un pendio; ad un tratto, nel pendio c'é un ulteriore bivio: tenere anche
questa volta la destra. Poco oltre si nota, a destra, una piccola depressione, da superare
continuando a seguire il sentiero. Alla successiva depressione (poco dopo la prima) lasciare
il sentiero e andare a destra puntando ad una evidente spaccatura in prossimità di
alcune grosse piante di pino: lì si apre l'ingresso. All'ingresso é presente
un grosso ed evidente cilindro metallico di color verde, che costituisce l'ingresso invernale
della grotta, quando la neve copre il terreno anche per due metri.
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La grotta:
Essa era famosa per le sue fessure allucinanti lungo la famigerata "Via dei Santi".
Ora invece tale via é solo un ricordo, in quanto per arrivare al campo, posto a -620 m,
si percorre la via del pistacchio, un ramo parallelo e profondo quasi duecento metri, che
by-passa la vecchia e temibile via. Questo per dire che ora la grotta, almeno fino ad
ottocento metri di profondità, non presenta fessure ostiche, anzi é piuttosto
transitabile!
La cavità si presenta come una lunga sequenza di pozzi di variabile profondità
intervallati da tratti dove si cammina, si striscia (comodamente) e si arrampica. Quindi non
é una grotta dove si é sempre appesi alle corde! I pozzi generalmente
sono ampi, a volte con le partenze un po' strettine, ma transitabili. Almeno fino a -400, la
verticale massima é di 54 m, frazionata e il tiro massimo non supera i 30 metri,
questo, ancora una volta, per dire come l'abisso di malga Fossetta sia una grotta, pur di
media difficoltà, che non presenta particolari problemi.
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Gli armi:
Attualmente la grotta é armata fin quasi a -800 dal gruppo di Lavis (vicino a Trento),
ma certe corde, soprattutto quelle dei pozzi lunghi, sono vecchie almeno di 5 anni!!! e gli
armi, molte volte, sono scomodi, rendendo le operazioni di progressioni, non sempre
sicurissime! Comunque altri ancoraggi, spit e fix, sono presenti, dato che la grotta é
stata utilizzata per alcune esercitazioni del soccorso (l'ultima, a livello di delegazione,
del Veneto ovviamente) risale al 16/17 settembre 2000.
Pertanto, é possibile trovare gli ancoraggi sicuri per eseguire degli armi comodi,
tranquilli e discretamente sicuri. Ovviamente conviene sempre avere con sé la sacca
d'armo con alcuni spit di scorta...
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Note:
Almeno fino a -500 e, probabilmente, fino a -700, la grotta non presenta rischi di piena
improvvisa anche a seguito di temporali. In caso di forti piogge é probabile che da
-500 a -700 ci sia della circolazione d'acqua che può rendere fastidiosa la
progressione. Oltre alla più profonda quota indica, generalmente la grotta é
un po' bagnata, quindi in caso di forti e persistenti piogge...
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Scheda d'armo: Nella tabella posta qui sotto é riportata la scheda d'armo della grotta fino alla profondità di -400 circa.
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Corda: 25 metri Moschettoni: 3 Placchette: 0 Fettucce: 1 |
Partire con il corrimano da un albero presente in prossimità dell'ingresso. E' poi presente un albero caduto posto di traverso rispetto alla spaccatura dell'ingresso e lì fare la partenza vera e propria. Scendere un po' e sul bordo del cilindro metallico frazionare: esiste un anello apposta, situato dalla parte opposta per dove si inizia a scendere. |
L'ultima parte del pozzo é piuttosto stretta, ma questo é il punto più ostico di tutta la grotta almeno fino a -700. |
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Corda: 4 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
C'é uno spit per iniziare il corrimano e subito dopo uno spit per la discesa: entrambi sono sulla destra. |
Tale saltino può essere fatto tranquillamente in libera, ma se non si vuol faticare in risalita... |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Anelli: 2 |
Esattamente sopra il pozzo ci sono 2 spit: essi sono sufficienti. Se si vuol costruire un piccolo corrimano ci dovrebbe essere uno spit da qualche parte. |
Il corrimano in realtà é superfluo, ma se lo si vuol costruire, allora portare: 1 moschettone, 1 placchetta e 1 fettuccia. |
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Corda: 4 metri Moschettoni: 2 Anelli: 2 |
C'é uno spit a sinistra per iniziare un breve corrimano e partire con uno spit posto sul soffitto. |
Tale saltino può essere fatto tranquillamente in libera, ma se non si vuol faticare in risalita... |
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Corda: 50 metri Moschettoni: 12 Placchette: 10 Anelli: 1 Fettucce: 1 |
Ci sono due spit
a destra per iniziare il corrimano e andare avanti per
5 metri circa lungo quello che diventerà poi
un ponte di roccia; partire con altri 2 spit posti a
destra e sul soffitto. A sinistra invece c'é
un spit per un deviatore da collocare un metro sotto
la partenza. |
All'inizio del traverso ci sono alcuni piccoli
sassi instabili, quindi... okkio! |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Risalire per 5 metri fino ad 1 spit. Percorrere il cunicoletto fino ad 1 spit con il quale scendere. |
Salita in libera con difficoltà intorno al IV grado, stimato ad occhio, ma potrebbe essere anche poco più. |
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Corda: 25 metri Moschettoni: 6 Placchette: 5 |
A sinistra ci sono 2 spit per il corrimano per poi passare sul terrazzino posto sulla parete di fronte, dove ci sono 2 spit in alto a destra. E' possibile usare un ulteriore spit, sulla sinistra, poco dopo i 2 spit del corrimano: così si rende meno aereo il traverso sopra il pozzo. |
Ad una evidente cengia, non continuare a scendere la rimanente parte del pozzo, ma traversare a destra (guardando la parete) ed infilarsi in una spaccatura. |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 1 Fettucce: 1 |
Risalita di 6 metri in una scaglia: in cima c'é uno spit a destra e il corrimano seguente farlo terminare ad uno spuntone sempre sulla destra. |
Arrampicata in fessura su scaglia di III/IV grado, stimato ad occhio. |
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Corda: 70 metri Moschettoni: 8 Placchette: 8 Fettucce: 1 |
All'inizio del meandrino, ci sono 2 spit in basso a sinistra per iniziare il corrimano; c'é poi un ancoraggio naturale a destra per frazionare e un qualche metro avanti ci sono 2 spit a destra per la discesa. Scendere 30 metri fino ad una cengia: c'é 1 spit poco a sinistra. traversare 6 metri a sinistra fino ad uno spit per proseguire la calata; 7 metri sotto c'é un frazionamento, per poi arrivare al fondo del pozzo. |
Nel meandro in testa al pozzo, tra l'attacco naturale e i 2 spit di partenza, sarebbe meglio piantare un altro spit, che ora non c'é ed é un po' scomodo uscire dal pozzo. |
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Corda: 15 metri Moschettoni: 3 Placchette: 2 Fettucce: 1 |
Prima del pozzo c'é una clessidra a destra per l'inizio del corrimano. A dire il vero c'é 1 spit a sinistra prima dell'attacco naturale. La partenza avviene con 2 spit sulla parete opposta rispetto il pozzo. |
Se si vuole anche utilizzare il primo spit, portare: anello e moschettone. |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 3 Placchette: 3 Fettucce: 1 |
Prima del pozzo c'é 1 spit a sinistra utile per iniziare il corrimano. Per la partenza c'é 1 spit a sinistra e 1 grossa clessidra, entrambi in alto. |
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Corda: 40 metri Moschettoni: 6 Placchette: 4 Anelli: 1 Fettucce: 1 |
Dopo un saltino
arrampicabile, c'é 1 spit per il corrimano, 1
spit dopo 3 metri a sinistra e scendere 6 metri fino
ad un altro spit sulla destra (guardando il pozzo: dalla
parte opposta degli altri due). Dopo 6 metri c'é
un altro spit per la discesa: questo é a sinistra
rispetto alla linea di calata. |
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Corda: 70 metri Moschettoni:12 Placchette: 10 Anelli: 2 Fettucce: 2 |
Dopo lo stretto cunicoletto, c'é 1 spit a sinistra per l'inizio del corrimano; dopo 3 metri c'é un altro spit a destra e si traversa a sinistra per 5 metri ad un terrazzino fino ad 1 spit. Traversare un po' a destra e scendere un po' fino ad uno spit; sulla parete opposta ci sono 2 spit per la discesa. Scendere fino ad un terrazzo dove ci sono 2 spit. Dopo 10 metri c'é 1 deviatore. Quando il pozzo cambia leggermente direzione, c'é 1 spit un po' a sinistra della linea di discesa. |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Anelli: 2 |
Ci sono 2 spit sul soffitto del pozzetto. |
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Corda: 70 metri Moschettoni: 8 Placchette: 5 Anelli: 2 Fettucce: 2 |
C'é 1 spit a destra per breve corrimano e 1 spit sulla parete di fronte rispetto il pozzo. Dopo 6 metri di discesa ci sono 2 spit e immettersi nel pozzo vero e proprio. Dopo 7/8 metri c'é 1 spit in corrispondenza di una grossa scaglia posta a sinistra. Scendendo 25/30 metri, a destra si può intravedere una finestra quadrangolare: c'é una clessidra per bloccare il pendolo. |
La famosa "Via del pistacchio" inizia proprio da quella finestra. Invece, scendendo completamente il pozzo, si prosegue lungo la famigerata "Via dei santi", che ora non si fa più... |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Anelli: 1 Fettucce: 1 |
A sinistra c'é uno spuntone per iniziare il corrimano. La calata avviene su 1 spit sul soffitto. | |
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Corda: 10 metri
(nota) Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
La discesa avviene con 2 spit situati sulle pareti opposte del pozzetto. |
Con la corda si scende solo fino al terrazzino, che in realtà é un ponte di roccia. Poi scendere dalla parte opposta del proseguimento del pozzo, passando per un angusto passaggio. |
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Corda: 15 metri Moschettoni: 2 Placchette: 1 Fettucce: 1 |
C'é 1 spit a destra e 1 spuntone davanti. |
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Corda: 20 metri Moschettoni: 3 Placchette: 3 Anelli: 1 |
Ci sono 2 spit a sinistra, per poi iniziare a scendere lungo il pozzo fino ad un terrazzino, raggiungere 1 spit a destra, avendo il pozzo alle spalle. |
Sarebbe meglio mettere uno spit al terrazzo. |
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Corda: 10 metri
(15, nota) Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Arrivati di fronte al pozzo, traversa a destra per una cengetta fino al suo termine: c'é 1 spit. Guardando la roccia, a sinistra c'é uno spit in alto per scendere. |
In realtà sarebbe più sicuro attrezzare il traverso con uno spit, che forse potrebbe anche esserci da qualche parte(!) |