ABISSO DI MONTE ORO (Tv).
E' possibile vedere la scheda d'armo della grotta in formato "pdf":
Abisso_di_Monte_Oro.pdf
(29Kb)
E' possibile scaricare la scheda d'armo della grotta in formato "pdf" in un file zippato:
Abisso_di_Monte_Oro.zip
(21Kb)
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scaricabile gratuitamente dal sito Adobe:www.adobe.com.
L'Abisso di Monte Oro é una bella grotta verticale
che si trova sul versante sud del Monte Grappa. Assieme ad alcune altre, supera
i 500 metri di profondità. E' ancora in fase di esplorazione da parte
del Gruppo Grotte Giara Modon di Valstagna.
In questa sede viene descritta la scheda d'armo fino a quasi 300 metri di profondità.
L'accesso |
L'avvicinamento |
La grotta |
Gli armi |
Note |
La scheda d'armo |
Innanzitutto ecco il rilievo. Se lo si confronta con quello riportato su qualche bollettino locale, si può notare che é incompleto e sintetico. Dato che la descrizione della scheda d'armo arriva fino a quasi 300 metri di profondità, é preferibile disporre di un rilievo che metta in evidenza la parte interessata dalla discesa e dall'armo della grotta, piuttosto di un qualcosa, sì completo ma forse troppo complicato. Così chi fosse interessato a vedere il rilievo completo può trovare quanto cerca nei vecchi bollettini del Gruppo Speleologico Giara Modon di Valstagna.
Possono essere utili i seguenti dati catastali
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Accesso stradale: E' abbastanza
semplice arrivare fino al parcheggio per l'automobile. Fare riferimento alla
strada che da Romano Alto (a nord-est di Bassano sul Grappa) va fin quasi alla
cima di Monte Grappa. Dopo quasi una quindicina di chilometri, si nota, a destra,
l'albergo Genziana e un po' dopo l'indicazione della trattoria Cibara. Ancora
un po' dopo, a destra, si stacca una strada bianca in discesa. Seguirla per
qualche chilometro fino ad una forcelletta (vista molto panoramica sulla pianura),
oltre la quale c'é un bivio a "T". Sulla forcelletta, a destra
si nota un laghetto di abbeveraggio per gli animali e, subito dopo, uno spazio
per lasciare l'automobile.
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Avvicinamento: Fare riferimento
al laghetto per l'abbeveraggio degli animali vicino al parcheggio per le automobili.
A sinistra del laghetto (lato a monte) si nota un sentiero appena accennato:
seguirlo. Si attraversa il pendio in salita, prima leggera poi un po' più
ripida e si arriva ad una falsa forcella. Da lì può notare la
presenza di una serie di alberi. Il più grosso ed evidente é situato
proprio a ridosso dell'ingresso dell'abisso. Per motivi di stabilità,
l'ingresso é stato sistemato artificialmente con del cemento armato e
dotato di una portella metallica per evitare che qualcuno possa cadere dentro
il primo pozzo profondo 65 metri.
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La grotta: E' una grotta abbastanza
varia, in cui si susseguono brevi meandrini e pozzi. Questi poi si alternano
in pozzetti e pozzi lunghi, permettendo una progressione facile e tranquilla.
In caso di disgelo e/o di piogge prolungate o di temporali, il P.80, posto a
circa -200 m, risulta essere abbastanza acquatico: bisogna tenerne conto!
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Gli armi: Attualmente la grotta
é in fase di esplorazione e quindi sono presenti le corde eccetto i primi
3 metri del primo pozzo. A parte qualche armo da rinforzare, in genere la progressione
é abbastanza sicura e le corde discretamente buone. Soprattutto in discesa,
in ogni caso, é bene controllare lo stato della corda...
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Note: Dopo abbondanti piogge
e disgelo, la cavità non si asciuga subito, rendendo un po' "bagnata"
la progressione. In particolare il P.80, posto a -200 m, può diventare
problematico da superare. Pertanto conviene sia aspettare qualche giorno dopo
grandi piogge o disgelo, sia ascoltare il bollettino meteorologico.
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Scheda d'armo: Nella tabella posta qui sotto é riportata la scheda d'armo della grotta.
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Corda: 80 metri Moschettoni: 11-13 Placchette: 6 Anelli: 1 Fettucce: 2-3 |
Con la corda partire dall'albero e con un corrimano frazionare ad un picchetto metallico piantato nel terreno e scendere fino al fondo della dolina. Guardando il picchetto, sopra la botola, ci sono 2 anelli cementati: frazionare. Entrare sulla sommità del pozzo (aiutandosi con dei gradini metallici) e scegliere 2 spit per iniziare la discesa. Ad un evidente restringimento, ci sono diversi spit: sceglierne 2, magari sul lato a valle (fettuccia). Proseguire fino ad una cengia, scendere per il colatoio fino al suo termine. Sulla parete di sinistra ci sono 2 spit di frazionamento e proseguire fino al fondo del pozzo. |
E' possibile armare doppio questo pozzo. L'altra linea di discesa si trova, dalla cengia in giù, sulla sinistra (pendoli) dove si fraziona due volte. |
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Corda: 25 metri Moschettoni: 4 Placchette: 3 Fettucce: 1 |
Poco prima del pozzo, c'é una
clessidra un po' nascosta, a sinistra, per l'inizio del corrimano; mezzo
metro più avanti, sempre a sinistra, ci sono 2 spit per la discesa. |
Alla sommità del saltino di 4 metri, ci sono alcuni sassi un po' instabili: evitare di stare sotto al pozzetto! |
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Corda: 10-15 metri Moschettoni: 3 Placchette: 1 Anelli: 2 |
Alla fine del meandrino, si apre questo pozzetto. Ci sono 2 spit sul soffitto, su ambo le pareti in una falsa cupoletta. Se la corda tocca, frazionare 1 metro sotto la partenza. |
Posizionando accuratamente la corda, si può evitare di frazionare: é questione di qualche centimetro! |
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Corda: 60 metri |
Scendere in arrampicata libera un saltino di 1 metro. Iniziare il corrimano a destra e 2 metri più avanti, ci sono 2 spit per la calata. Scendere e, prima del fondo della prima parte del pozzo (cengetta), spostarsi a destra in una falsa finestra: spit a sinistra (su cui prima si appoggiavano i piedi). Scendere 5 metri e frazionare di nuovo sulla stessa parete, ma mezzo metro più esterno. Scendere quasi 10 metri e frazionare un 1 spit. Infine arrivare ad un terrazzino: sulla parete di sinistra, un po' in fuori, c'é uno spit per un deviatore. |
All'inizio del pozzo, forse può essere comodo interrompere il corrimano con uno spit, probabilmente presente in loco. |
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Corda: 30 metri Moschettoni: 4 Placchette: 4 |
In meandro c'é 1 spit a destra e scendere anche in arrampicata libera fin dove il pozzo si fa meno arrampicabile. Ci sono poi 2 spit a sinistra su una falsa nicchia. Scendere per 7-8 metri; ad una cengetta, guardando il pozzo, c'é 1 spit di frazionamento a sinistra, dietro uno spigoletto di roccia. | Anche se la prima parte del pozzo si può arrampicare, converrebbe rinforzare l'inizio della calata aggiungendo 1 spit oppure cercando qualche ancoraggio naturale (fettuccia + moschettone in più). |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
All'inizio della fessura, c'é 1 spit a sinistra in basso e traversare in avanti di 2-3 metri e scendere di 1. Quando si apre il pozzo, si trova 1 spit in avanti a sinistra. | All'inizio, altre
allo spit indicato, c'é 1 fix molto in alto sulla sinistra e 1 spit
a destra di fronte a quello di sinistra. Converrebbe adoperare anche uno di questi ancoraggi, dato che attualmente la corda é fissata su 1 solo spit! |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 4 Placchette: 2 Placchette: 2 (1 lunga) |
Ancorare la corda
ad una grossa clessidra a sinistra di un grosso blocco roccioso incastrato
e 1 spit a sinistra un po' più in basso. Scendere di 3 metri fino
ad una cengia: dalla parete opposta di dove vi sviluppa il pozzo, esiste
un ancoraggio sul pavimento per un lungo deviatore. |
Nonostante il deviatore, é molto facile che, alla fine, la corda tocchi la roccia... pazienza! |
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Corda: 10 metri Moschettoni: 2-3 Placchette: 2 |
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Andrebbe messo un breve corrimano e, nel complesso, migliorato l'armo... |
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Corda: 100 metri Moschettoni: 9-10 Placchette: 9 Fettucce: 3-4 |
Sulla parete di sinistra, ci sono 2
spit per la partenza. C'é anche una grossa ed evidente clessidra
calcitica: usarla per l'inizio della campata. Deviare il tiro della corda
con un ancoraggio a destra, di fronte. |
In caso di prolungate piogge e di disgelo, la cosiddetta "eventuale cascata" diventa di una e propria cascata che può rendere problematico il transito lungo il pozzo. |