REGOLATORI DI TENSIONE FISSA, POSITIVA
E NEGATIVA
INTRODUZIONE.
In un qualunque circuito elettronico, una delle parti più importanti
è lo stadio dell'alimentazione. Esite tutta una serie di regolatori di
tensione per poter fornire al circuito le giuste tensioni.
Le serie più conosciute di regolatori di tensione fissa sono: 78xx e
79xx, rispettivamente per la tensione positiva e negativa, prodotti dalla National
Semiconductor: www.national.com.
Vediamo da più vicino questi componenti...
SERIE 78xx: TENSIONE POSITIVA.
I regolatori della serie 78xx permettono di ottenere delle tensioni positive
stabilizzate a valori fissi. Tali valori di tensioni sono indicati con due numeri,
nella sigla del componente, dopo i numero "78".
Inoltre esitono, sostanzialmente, due sotto-serie della 78xx: la 78xx
stessa e la 78Lxx. La differenza riguarda la corrente massima che sono
in grado di fornire in uscita: fino a 1A e fino a 100mA, rispettivamente.
Però, a volte non è più importante conoscere il valore
della tensione massima, bensì la massima potenza dissipabile, Pd. Da
questa e conoscendo la differenza di potenziale tra Vin e Vout, è possibile
ricavare la massima corrente effettivamente assorbibile. Anche in questo caso,
c'è una differenza tra la serie 78xx la 78Lxx: rispettivamente
15W e 1W. E' fondamentale quindi la relazione Pd=V*I=(Vin-Vout)*I. Così,
a parità di Pd, è possibile avere un carico maggiore solo se è
bassa la differenza di potenziale tra ingresso e uscita.
Infine, può essere utile sapere che il ripple, l'odulazione in uscita
è al massimo di -80db, ovvero -10.000 volte il valore della tensione
nominale. Quindi per Vout=5volt, il ripple di di soli 0,5mV!
Nelle tabelle si possono vedere le caratteristiche per ciascuna sotto-serie.
MODELLO | Vout [V] | Vin-min [V] | Vin-max [V] | Iout-min [mA] | Iout-max [mA] | Pd-max [W] |
7805 | 5 | 7 | 20 | 10 | 1000 | 15 |
7808 | 8 | 10 | 23 | 10 | 1000 | 15 |
7809 | 9 | 11 | 24 | 10 | 1000 | 15 |
7812 | 12 | 14 | 27 | 10 | 1000 | 15 |
7815 | 15 | 17 | 30 | 10 | 1000 | 15 |
7824 | 24 | 26 | 29 | 10 | 1000 | 15 |
78L05 | 5 | 7 | 20 | 1 | 100 | 1 |
78L08 | 8 | 10 | 23 | 1 | 100 | 1 |
78L09 | 9 | 11 | 24 | 1 | 100 | 1 |
78L12 | 12 | 14 | 27 | 1 | 100 | 1 |
78L15 | 15 | 17 | 30 | 1 | 100 | 1 |
Il disegno posto qui sotto mostra il tipico circuito elettronico completo di un regolatore di tensione positiva fissa. E' presente anche l'elenco dei valori dei componenti consigliati.
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico IC1= regolatore di tensione positiva. NOTA: Il valore del condensatore C1 deve essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
TRUCCO N° 1.
A volte può capitare di aver bisogno di un valore di tensione leggermente
superiore alla tensione del regolatore. Per esempio, 5,6 Volt, oppure 6,2 Volt
o altri ancora...
Questo è possibile anche senza dover usare un regolatore di tensione
positiva variabile, come l'LM317. Mediante un piccolo trucco è possibile
usare ancora la serie 78xx: il disegno posto qui sotto, mostra come fare...
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico D1= 1N4007 (con serie 78xx), 1N4148 (con serie 78Lxx) IC1= regolatore di tensione positiva. NOTA: Il valore del condensatore C1 deve essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
Come si può vedere, è stato aggiunto
un diodo tra il terminare di Massa del circuito integrato e la massa vera e
propria. Per capire come sia possibile ottenere una tensione superiore a quella
nominale, basta pensare che Vout è calcolata rispetto al terminale di
Massa del circuito inategrato, ma Vout è riferita alla massa del circuito.
Il valore di 0,6 Volt aggiunto al valore in uscita è proprio la caduta
introdotta dal diodo. Se ci cono più diodi, la tensione in uscita aumenta
con passo di 0,6Volt, rispetto al valore nominale.
Ecco la formula: Vout = Vout(nominale di IC1) + n°(diodi) * 0,6
ESEMPIO 1: IC1=7812, 1 solo diodo, si ha che Vout=12,6Volt.
ESEMPIO 2: IC1=7805, 3 diodi, si ha che Vout=6,8Volt.
TRUCCO N° 2.
A fianco degli schemi presentati sopra, nella nota c'è scritto di usare
una capacità di C1 maggiore di C3, per evitare di danneggiare IC1. Questo
perchè, dopo aver tolto l'alimentazione, se C3 fosse più grande
di C1, la tensione di uscita potrebbe essere maggiore di quella di ingresso
e quindi il regolatore verrebbe polarizzato in modo inverso. E' vero che al
suo interno è presente una protezione, ma conviene metterne una esterna.
E' sufficiente porre un diodo come mostrato in figura qui sotto.
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico D2= 1N4007 IC1= regolatore di tensione positiva. NOTA: In ogni caso conviene sempre rispettare la regola che il valore del condensatore C1 debba essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
PIEDINATURA E CONTENITORI.
Le due sotto-serie 78xx e 78Lxx, non solo differiscono per la diversa corrente
massima in uscita, ma anche per il contenitore e per la piedinatura, cosa cui
prestare molta attenzione. Qui sotto sono riportate queste importanti informazioni.
Ricordo che nell'78xx, il dissipatore metallico è collegato al piedino
centrale, ovvero al segnale di massa.
SERIE 79xx: TENSIONE NEGATIVA.
I regolatori della serie 79xx permettono di ottenere delle tensioni negative
stabilizzate a valori fissi. Tali valori di tensioni sono indicati con due numeri,
nella sigla del componente, dopo i numero "79".
Inoltre esitono, sostanzialmente, due sotto-serie della 79xx: la 79xx
stessa e la 79Lxx. La differenza riguarda la corrente che sono in grado
di fornire in uscita: fino a 1,5A e fino a 100mA, rispettivamente.
Però, a volte non è più importante conoscere il valore
della tensione massima, bensì la massima potenza dissipabile, Pd. Da
questa e conoscendo la differenza di potenziale tra Vin e Vout, è possibile
ricavare la massima corrente effettivamente assorbibile. Anche in questo caso,
c'è una differenza tra la serie 79xx la 79Lxx: rispettivamente
15W e 1W. E' fondamentale quindi la relazione Pd=V*I=(Vin-Vout)*I. Così,
a parità di Pd, è possibile avere un carico maggiore solo se è
bassa la differenza di potenziale tra ingresso e uscita.
Infine, può essere utile sapere che il ripple,
l'odulazione in uscita è al massimo di -80db, ovvero -10.000 volte il
valore della tensione nominale. Quindi per Vout=5volt, il ripple di di soli
0,5mV!
Nelle tabelle si possono vedere le caratteristiche per ciascuna sotto-serie.
MODELLO | Vout [V] | Vin-min [V] | Vin-max [V] | Iout-min [mA] | Iout-max [mA] | Pd-max [W] |
7905 | -5 | -7 | -20 | 10 | 1500 | 15 |
7912 | -12 | -14 | -27 | 10 | 1500 | 15 |
7915 | -15 | -17 | -30 | 10 | 1500 | 15 |
79L05 | -5 | -7 | -20 | 1 | 100 | 1 |
79L12 | -12 | -14 | -27 | 1 | 100 | 1 |
79L15 | -15 | -17 | -30 | 1 | 100 | 1 |
Il disegno posto qui sotto mostra il tipico circuito elettronico completo di un regolatore di tensione positiva fissa. E' presente anche l'elenco dei valori dei componenti consigliati.
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico IC1= regolatore di tensione negativa. NOTA: Il valore del condensatore C1 deve essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
TRUCCO N° 1.
A volte può capitare di aver bisogno di un valore di tensione leggermente
superiore alla tensione del regolatore. Per esempio, 5,6 Volt, oppure 6,2 Volt
o altri ancora...
Questo è possibile anche senza dover usare un regolatore di tensione
positiva variabile, come l'LM317. Mediante un piccolo trucco è possibile
usare ancora la serie 79xx: il disegno posto qui sotto, mostra come fare...
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico D1= 1N4007 (con serie 79xx), 1N4148 (con serie 79Lxx) IC1= regolatore di tensione negativa. NOTA: Il valore del condensatore C1 deve essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
Come si può vedere, è stato aggiunto
un diodo tra il terminare di Massa del circuito integrato e la massa vera e
propria. Per capire come sia possibile ottenere una tensione superiore a quella
nominale, basta pensare che Vout è calcolata rispetto al terminale di
Massa del circuito inategrato, ma Vout è riferita alla massa del circuito.
Il valore di 0,6 Volt aggiunto al valore in uscita è proprio la caduta
introdotta dal diodo. Se ci cono più diodi, la tensione in uscita aumenta
con passo di 0,6Volt, rispetto al valore nominale.
Ecco la formula: -Vout = -Vout(nominale di IC1) - n°(diodi) * 0,6
ESEMPIO 1: IC1=7912, 1 solo diodo, si ha che Vout=-12,6Volt.
ESEMPIO 2: IC1=7905, 3 diodi, si ha che Vout=-6,8Volt.
TRUCCO N° 2.
A fianco degli schemi presentati sopra, nella nota c'è scritto di usare
una capacità di C1 maggiore di C3, per evitare di danneggiare IC1. Questo
perchè, dopo aver tolto l'alimentazione, se C3 fosse più grande
di C1, la tensione di uscita potrebbe essere maggiore di quella di ingresso
e quindi il regolatore verrebbe polarizzato in modo inverso. E' vero che al
suo interno è presente una protezione, ma conviene metterne una esterna.
E' sufficiente porre un diodo come mostrato in figura qui sotto.
C1= 10-4700 uF elettrolitico C2= 1-100 nF multistrato C3= 1-470uF elettrolitico D2= 1N4007 IC1= regolatore di tensione negativa. NOTA: In ogni caso conviene sempre rispettare la regola che il valore del condensatore C1 debba essere maggiore di quello di C3, per evitare di danneggiare IC1. |
PIEDINATURA E CONTENITORI.
Le due sotto-serie 79xx e 79Lxx, non solo differiscono per la diversa corrente
massima in uscita, ma anche per il contenitore e per la piedinatura, cosa cui
prestare molta attenzione. Qui sotto sono riportate queste importanti informazioni.
Ricordo che nell'79xx, il dissipatore metallico è collegato al piedino
centrale, ovvero al segnale d'ingresso.
CONDENSATORI C1, C2 e C3.
Ci si può chiedere l'utilità dei condensatori presenti a monte
e a valle del regolatore. In certi casi, è possibile ometterli, come
vedremo tra un po', ma normalmente sono necessari. Vediamo: