EPROM: nozioni fondamentali
Un tipo di memoria assai usata nei circuiti elettronici di qualunque complessità è
la memoria EPROM. Fisicamente essa si distingue da tutte le altre memorie dato che all'esterno
il circuito integrato presenta una finestrella...
Si vedrà meglio di cosa si tratta...
INTRODUZIONE.
"EPROM" è una sigla composta dalle lettere iniziali di cinque
parole di lingua inglese: Easable Programmable Read Only
Memory (memoria a sola lettura programmabile e cancellabile).
Intanto c'è da dire che non è il primo tipo di memoria comparsa sul mercato, ma i
precedenti sono i seguenti: ROM e PROM. La prima è una memoria a sola lettura programmata
direttamente in fabbrica. E' conveniente impiegare la ROM per grossi volumi di produzione. Invece
la PROM esce dalla fabbrica vergine, ovvero non programmata; il cliente è in grado di
programmarla, mediante un apposito programmatore. Però una volta programmata non è
possibile modificare i dati in essa contenuti.
Il passo successivo era di poter cancellare il contenuto della memoria per poter riscriverci
sopra, ed ecco l'EPROM. Anticipo che per poter cancellare la memoria è necessario esporre
il chip ad una fonte di raggi ultravioletti per una decina di minuti. Per completezza
d'informazione, il tipo di memoria successivo è l'EEPROM, cancellabile elettricamente.
Il miglioramento dell'EEPROM è il tipo FLASH, memoria adoperata nei
microcontrollers...
EPROM.
Vediamo ora da più vicino com'è l'EPROM.
In genere la memoria è organizzata in una matrice di ampiezza di un byte, ovvero 8 bit
e di varie capacità, da un minimo di 2Kbyte fino ad un massimo di 1Mbyte (o poco
più). Spesso la capacità viene espressa in bit, da cui la sua capacità
varia da un minimo di 16Kbit ad un massimo di 8Mbit. La sostanza comunque non cambia! Alcune
memorie hanno un'ampiezza di ben 2 byte, ovvero di 16 bit, che può sostituire 2 EPROM
normali.
Ora vediamo i terminale di connessione della memoria verso il mondo esterno.
Intanto ci sono i 3 terminali di alimentazione: GND, VCC e VPP. I primi due sono,
rispettivamente, la massa e i +5Volt; il terzo è il terminale cui si applica la tensione
di programmazione, in genere di +12Volt. Vecchi modelli di memoria richiedevano +15Volt o
addirittura anche di più!
Poi ci sono i terminali (d'ingresso) degli indirizzi di memoria, indicati con Ax, dove x varia da
0 a 11, per la memoria da 1Kbyte a 19, per la memoria da 1Mbyte. E ci sono pure gli 8 terminali
dei dati in uscita, da D0 a D7. E' da tenere conto che il bit meno significativo (MSB) è
lo 0, mentre quello più significativo (LSB) è rappresentato dal numero più
alto.
Infine, com'è facile immaginare, ci sono i segnali di controllo, per gestire la memoria.
Essi sono: CE, OE, PGM, che significano, rispettivamente, CHIP ENABLE (abilitazione del chip),
OUTPUT ENABLE (abilitazione dell'uscita), PROGRAM (programmazione).
Questi segnali gestiscono tutte le operazioni che si possono esguire nella memoria EPROM.
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ECCO I SIMBOLI USATI:
La tabella presentata poco sopra mostra lo stato dei vari piedini al momento
delle varie operazioni, come in una istantanea. Il problema è che non è possibile
cambiare istantaneamente lo stato (i livelli logici e le tensioni) dei vari temrinali
interessati. Bensì è necessario rispettare delle temporizzazioni ben precise, per
evitare operazioni errate o, perggio ancora, danni al chip stesso!
Ecco quindi le temporizzazioni per le operazioni principali.
LETTURA DEI DATI.
PROGRAMMAZIONE E VERIFICA DEI DATI.