VIA PIOGGIA D'ESTATE (Monte Pelmo).

Vedi la relazione in formato PDF E' possibile vedere la relazione della via in formato "pdf": Via_pioggia_di_estate_Pelmo.pdf (30Kb).
Scarica la relazione in formato PDF in un file zippato E' possibile scaricare la relazione della via in formato "pdf" in un file zippato: Via_pioggia_di_estate_Pelmo.zip (25Kb).
Per la visualizzazione è necessario il Reader 4.0 o superiore, scaricabile gratuitamente dal sito Adobe: www.adobe.com.

Via pioggia d'estate è stata iniziata nel 1997 e interrotta per la rottura di una piccola scaglia nel diedrino del secondo tiro (che avrebbe dovuto fungere da appiglio) e finita sul collo di chi scrive! E, piccola chicca, essendo quasi le due del pomeriggio e non volendo tornare a a casa così presto, abbiamo deciso di fare un "salto" su in cima al Monte Pelmo. E' stato veramente un salto, una corsa sia in salita che in discesa: dall'attacco alla cima, solo 2 ore e un quarto!!! mentre per la discesa, un'ora e tre quarti!!
Invece, in data, 9 Settembre 2001, la via è stata terminata, questa volta con successo!!!
La via in questione si trova proprio sopra il Rif. Venezia, e termina, come le altre, alla Cengia di Ball. Seppure breve offre dei tratti non banali e, come sempre, o sufficientemente attrezzati o ben proteggibili con friends.

Via pioggia d'estate sotto la Cengia di ball al M. Pelmo.
Nota1: Sebbene la qualità della roccia sia anche abbastanza buona, è necessario prestare un po' di attenzione a qualche appiglio instabile. Durante l'apertura completa, chi in quel momento era il secondo di cordata ha cercato di togliere i sassi instabili. Con le ripetizioni i rari appigli instabili spariranno!
Nota2: Nella foto riportata qui sopra sono visibili sia l'attacco della via (freccia rossa), sia la cengia di Ball, punto. Nei dintorni ci sono altre vie da me aperte...

 

Nome della via Via pioggia d'estate
Apritori Federico Battaglin e Marco Di Tommaso a c. a.
Data apertura 21 Settembre 1997 e 8 Settembre 2001
Difficoltà dal III al V-
Sviluppo 120 metri
Gruppo montuoso M. Pelmo
Montagna Una parete della Spalla Est
Versante Parete Est

 

Avvicinamento La parete in questione si trova esattamente sopra il Rif. Venezia.
Essa è facilmente visibile in quanto la via sale lungo una parete abbastanza omogenea giusto a destra di una profonda spaccatura alta circa 80 metri e situata un centinaio di metri a destra di Neve d'Autunno.
Dal Rif. Venezia prendere il sentiero che porta alla cima del Monte Pelmo. Dopo cinque minuti, superati i mughi, salire diritti verso le pareti, seguendo delle esili tracce. Giunti sotto le pareti, traversare verso sinistra (verso Ovest) fin dove si incontra una evidente spaccatura-camino che divide due pareti. La via corre sulla parete di sinistra, a circa 6/7metri a destra.
Tempo di avvicinamento: 30 minuti dal rif. oppure 1h30 da Zoppè di Cadore.
Discesa Arrivati alla cengia di Ball, andare a destra e scendere lungo la via normale al Monte Pelmo. Scesi dalla parete, percorrere il sentiero n° 480 che porta al Rif. Venezia.
Tempo di discesa: 30 minuti.
La via

1° tiro.
Dal bollo rosso, raffrontare una placchetta per poi arrivare sotto ad un primo muretto, che si supera grazie ad una fessura. Segue poi un secondo muretto da salire con l'aiuto di una scaglia aggettante. Infine un breve diedrino permette di superare l'ultimo muretto per arrivare ad una cengia. Salire quindi di 2 metri per arrivare in sosta servita da un chiodo (bollo rosso).
(S1: 1 chiodo; 35m, III / III+, 1 passo di IV-).

2° tiro.
Dalla sosta affrontare una breve placca aiutandosi con il bordo destro. Arrivare ad un diedrino (1 chiodo lasciato, IV+) da superare con passaggi delicati e al suo termine, sotto un piccolo tetto, traversare a sinistra per poi salire su una placca (1 chiodo lasciato, V-). Aggirare a sinistra un tettino affrontando una placca e salire obliquando leggermente a destra con movimenti un po' delicati (IV+). Salire ora su rocce solide, superare un breve risalto strapiombante (IV) e traversare leggermente destra per arrivare in sosta. Lasciati un chiodo e un bollo rosso.
(S2: 1 chiodo; 35m, III+, IV+, V-, IV+, IV: 2 chiodi lasciati).

3° tiro.
Salire diritti per rocce solide e articolate fino ad arrivare ad una cengia sovrastata da una paretina. Spostarsi a destra e prendere una larga fessura (molto utili i friends grandi). Salirla con difficoltà (IV) e uscire a destra appoggiandosi a dei sassi un po' instabili posti a sinistra (IV+). Arrivare ad una cengia, salire un primo muretto (IV-) e affrontare un secondo muretto nero aggettante, ma di roccia molto solida (IV+). Infine con facili rocce puntare ad un muretto isolato leggermente sinistra. Sostare su un chiodo arancione lasciato (bollo rosso).
(S3: 1 chiodo; 50m, III+, IV, IV+, IV, IV+, II).

4° tiro.
Dalla sosta salire slegati fino alla Cengia di Ball, dove non si può far sicura in mancanza di ancoraggi naturali. Se si vuol salire assicurati, una decina di metri sopra la Cengia ci sono delle rocce cui ancorarsi.
(S4: non c'è!; 10m, I / II: salire slegati).

 

 


Via ben discretamente attrezzata di media difficoltà assai vicina al Rif. Venezia. Ripetibile in giornata in abbinamento ad altri itinerari lì vicini oppure in mezza giornata.
Le soste sono segnate in rosso e tutte attrezzate e pure il tiro più impegnativo, il resto è facilmente proteggibile con friends e nuts.



Federico Battaglin
Italy
Cellulare (SMS): (+39) - 340-5890259
e-mail: info@febat.com