VIA NUVOLE D'AUTUNNO (Monte Pelmo).

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Via nuvole d'autunno è, in ordine cronologico, la prima via aperta l'anno dopo di Via sole d'autunno e la prima completata senza ritornarvi una seconda volta. Essa è situata, assieme alle altre, su quel tratto di parete posto sotto la cengia di Ball e situato giusto sopra il Rif. Venezia. E' una via simpatica, non banale, che in ogni caso offre al massimo dei bei passaggi di IV+, se si evita il tratto più impegnativo, valutato di A1 e V+. Inoltre l'itinerario è rimasto attrezzato alle soste e nel tratto più difficile. Possono essere utili nuts e friends.

Via neve d'autunno sotto la Cengia di Ball sul M. Pelmo. Nota1: La qualità della roccia è generalmente molto buona, anche se purtroppo sono presenti dei detriti, quindi è bene fare attenzione a non smuovere qualche sassi. Con le ripetizioni questo problema verrà meno!
Nota2: Nella foto riportata qui sopra sono visibili sia l'attacco della via (freccia rossa), sia la cengia di Ball.

 

Nome della via Via nuvole d'autunno
Apritori Federico Battaglin e Marco Di Tommaso a c. a.
Data apertura 14 Settembre 1997
Difficoltà dal III al V+ e A1 (evitabile il tratto chiave)
Sviluppo 130 metri
Gruppo montuoso M. Pelmo
Montagna Una parete della Spalla Est
Versante Parete Est

 

Avvicinamento La parete in questione si trova sopra il Rif. Venezia.
Essa è facilmente visibile in quanto si trova su una placconata a destra di una parete appoggiata, percorsa dalla mia via neve d'autunno. Inoltre a metà altezza è interrotta da un evidente tetto (apparentemente difficile) che taglia tutta la parete in questione
Dal Rif. Venezia prendere il sentiero che porta alla cima del Monte Pelmo. Dopo cinque minuti, superati i mughi, salire diritti verso le pareti, seguendo delle esili tracce. Giunti sotto le pareti, traversare verso sinistra (verso Ovest) fino ad un grosso mugo a ridosso della parete e alla base di una caminetto. L'attacco è segnato da un bollo rosso ed è a una quarantina di metri prima di dove si inizierebbe a scendere verso Via sole d'autunno.
Tempo di avvicinamento: 30 minuti dal rif. oppure 1h30 da Zoppè di Cadore.
Discesa Arrivati alla cengia di Ball, andare a destra e scendere lungo la via normale al Monte Pelmo. Scesi dalla parete, percorrere il sentiero n° 480 che porta al Rif. Venezia.
Tempo di discesa: 30 minuti.
La via

1° tiro.
Dal grosso mugo (bollo rosso) salire il caminetto inclinato e uscire a sinistra. Salire obliquando leggermente a sinistra superando dei facili gradoni. Segua poi una placca più compatta che porta ad una cengia. Sostare su un chiodo (bollo rosso) ad una quindicina di metri da un mugo, situato sulla destra.
(S1: 1 chiodo; 40m, III, IV-, poi II / III, infine III+).

2° tiro.
Dalla cengia salire diritti affrontando una placca con una scaglia e arrivare fin sotto il tetto (ben visibile anche dal rifugio) dove si trova un chiodo. Superarlo nel punto più facile (III+) e affrontare un pilastrino di roccia compatta (IV / IV+) fino ad arrivare ad una cengia sotto ad un muro giallo e nero. Sostare con due chiodi lasciati.
(S2: 2 chiodi; 40m, IV-, III+, IV / IV+, 1 chiodo lasciato).

3° tiro.
Affrontare il difficile muro aiutandosi con un chiodo presente, alzarsi con difficoltà (A1) e afferrare il bordo di una piccola cengia al di sopra di esso ed uscirne (V+). Salire sempre diritti lungo una placca più facile fino ad una cengia. Sosta su un chiodo lasciato.
E' possibile evitare il muretto, attraversando a sinistra, salire equivalente dell'altezza del muro e ritornare a destra, per poi riprendere la salita (III).
(S3: 1 chiodo; 25m, inizio A1 e V+ (evitabili a sinistra, III), poi III / IV e III, 1 chiodo lasciato per l'A1).

4° tiro.
Dalla sosta salire e poco dopo affrontare una placca verticale un po' delicata (IV+), infine per placchette facili e di difficoltà calanti, giungere alla Cengia di Ball, dove si sosta (in modo sicuro) su una clessidra su un masso giusto sul sentiero. Sul masso stesso c'è un bollino rosso.
(S2: clessidra sul sentiero; 25m, III, IV+, III, II).

 

 


Via ben discretamente attrezzata di media difficoltà con un tratto ben più impegnativo, ma comunque evitabile, assai vicina al Rif. Venezia. Ripetibile in giornata in abbinamento ad altri itinerari lì vicini oppure in mezza giornata.
Le soste sono segnate in rosso e tutte attrezzate e pure il tiro più impegnativo, il resto è facilmente proteggibile con friends e nuts.



Federico Battaglin
Italy
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