VIA NEVE D'AUTUNNO (Monte Pelmo).

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Questa via, come suggerisce il nome stesso, è stata aperta a fine autunno quando tutti i prati erano imbiancati, anzi pure la parete era imbiancata, tanto è vero che abbiamo dovuto adoperare i ramponi durante la salita. La via si svolge all'inizio su una placca adagiata presente alle pendici del monte Pelmo, proprio in corrispondenza del Rif. Venezia.

Via neve d'autunno sotto la Cengia di Ball sul M. Pelmo. Nota1: Sebbene la qualità della roccia sia buona dove sono presenti le difficoltà, purtroppo sono presenti dei detriti, quindi è bene fare attenzione a non smuovere troppi sassi.
Nota2: Nella foto riportata qui sopra sono visibili sia l'attacco della via (freccia rossa), sia la cengia di Ball, punto. A destra ci sono altre vie da me aperte: prossimamente...

 

Nome della via Via neve d'autunno
Apritori Federico Battaglin e Marco Di Tommaso a c. a.
Data apertura 16 Novembre 1997 (sistemata il 5 Agosto 2001)
Difficoltà dal II al V e A0
Sviluppo 165 metri
Gruppo montuoso M. Pelmo
Montagna Una parete della Spalla Est
Versante Parete Est

 

Avvicinamento La parete in questione si trova sopra il Rif. Venezia.
Essa è facilmente visibile in quanto la via sale lungo una placconata appoggiata, la più inclinata tra le placche delle pareti circostanti.
Dal Rif. Venezia prendere il sentiero che porta alla cima del Monte Pelmo. Dopo cinque minuti, superati i mughi, salire diritti verso le pareti, seguendo delle esili tracce. Giunti sotto le pareti, traversare verso sinistra (verso Ovest) fin dove si inizia a scendere lungo un canalone, canalone che porta all'attacco di Via Sole d'Autunno.
Dieci, venti metri da quando si inizia a scendere, si nota un bollo rosso, alla base di una paretina di roccia delicata. Trenta minuti dal Rifugio.
Tempo di avvicinamento: 30 minuti dal rif. oppure 1h30 da Zoppè di Cadore.
Discesa Arrivati alla cengia di Ball, andare a destra e scendere lungo la via normale al Monte Pelmo. Scesi dalla parete, percorrere il sentiero n° 480 che porta al Rif. Venezia.
Tempo di discesa: 30 minuti.
La via

1° tiro.
Salire per una paretina di roccia delicata di una decina di metri, per poi arrivare a una zona più facile. Spostarsi a sinistra mirando ad un piccolo diedrino. Segue poi una zona a gradoni fino ad una cengetta a destra di un terrazzino sotto delle rocce strapiombanti. La sosta è segnata da un bollo rosso ed è presente un chiodo.
(S1: 1 chiodo; 40 m, II, passi di III/III+).

2° tiro.
Salire mirando ad una placca di ottima roccia grigia. Usciti da questo tratto, arrivare ad una zona più facile e puntare ad un mugo e rimontare un corto pilastrino fino ad una aereo terrazzino, posto alla base di rocce verticali. Sosta segnata con bollo rosso ed è presente un chiodo.
(S2: 1 chiodo; 30 m, III, un passo di III+/IV-).

3° tiro.
Dalla sosta traversare un paio di metri a sinistra fino a raggiungere un caminetto. Usciti da questo, traversare a destra e salire un corto ma largo camino fino ad una cengia. Sosta su chiodo e segnata con bollo rosso.
(S3: 1 chiodo; 25m passaggi di III+).

4° tiro.
Raggiungere il chiodo sopra e a destra della sosta per poter superare un breve muro liscio che permette di prendere una fessura-diedrino. Sebbene non sia necessario l'uso della staffa, è molto comodo adoperare un anello di cordino per poter mettere il piede, nel superare il passo in artificiale. Infine si raggiunge un'ampia cengia alla base una una parete giallastra leggermente strapiombante. La sosta è un un chiodo con cordino posto alla base della parete, sulla destra.
NOTA: Questo breve tiro è evitabile andando a destra per un colatoio di rocce instabili. Soluzione peraltro sconsigliata per evitare di buttar giù troppa sassi!
(S4: 1 chiodo: 15 metri, A1, V, poi II: 1 chiodo lasciato).

5° tiro.
Spostarsi a destra per una decina di metri fino alla base un un colatoio camino molto largo. La sosta è su un chiodo la lama, poco prima del colatoio; sosta segnata con bollo rosso.
NOTA: E' possibile unire il 4° e il 5° tiro, con un unico da 25 metri, ma è preferibile seguire quanto consigliato per evitare di buttare giù sassi!
(S5: 1 chiodo a lama: 10 metri, I).

6° tiro.
Percorrere interamente il colatoio vincendo una strozzatura, poi poi uscire in alto leggermente a sinistra, con un passaggio su placca. Sostare alla fine delle difficoltà, poco prima del sentiero che percorre la cengia di Ball. Sosta su chiodo a lama, posto a destra e segnata in rosso.
(S6: 1 chiodo a lama: 40m, III, passi di III+).

 

 


Facile via attrezzata assai vicina al Rif. Venezia. Ripetibile in giornata in abbinamento ad altri itinerari lì vicini oppure in mezza giornata.
Anche se non sono presenti chiodi lungo i tiri eccetto le soste (a parte uno per l'artificiale), la via è facilmente proteggibile con friends e nuts.



Federico Battaglin
Italy
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