TABELLA COMPARATIVA DELLE SCALE DELLA DIFFICOLTA'
di ARRAMPICATA SU ROCCIA.
Guarda subito la tabella.
In ogni aspetto della vita, l'uomo ha cercato sempre di catalogare le cose con cui doveva
interagire: il motivo principale potrebbe essere di mettere un po' di ordine...
Anche l'arrampicata su roccia non può sottrarsi a questo processo: così
si è avuta la necessità di creare, prima una, poi molte, scale della
difficoltà arrampicatoria su roccia.
INTRODUZIONE.
La prima scala della difficoltà di arrampicata su roccia è la
cosidetta "scala UIAA" o "scala Welzenbach", ovvero con
il nome di chi per primo l'ha proposta. Questa scala viene tutt'ora utilizzata,
soprattutto nelle vie in montagna, questo perchè gli alpinisti, fino
ad un buon paio di decenni fa, andavano generalemnte in montagna. Non è
da moltissimo che gli arrampicatori frequentano quelle strutture rocciose che
ora vengono chiamate "palestre di roccia". In queste strutture non
si utilizza la scala UIAA, ma la "scala francese", nata in Francia,
dove si è iniziato a frequentare le palestre di roccia per migliorare
le proprie prestazioni arrampicatorie. In questa, l'espressione che indica la
difficoltà è composta da un numero (arabo) seguita da una delle
prime 3 lettere dell'alfabeto: 5a, 6b, 8a, ecc...
Inoltre la scala UIAA, all'inizio era concepita come scala chiusa, suddivisa
in 6 gradi, dal I (arrampicata facile) al VI (arrampicata al limite delle possibiltà
umane) con le suddivisioni intermendie. All'inizio dell'alpinismo, non è
era concepito di superare il VI grado, considerato il massimo. Il problema però
è che effettivamente questo limite veniva superato, ma la difficoltà
veniva dichiarata come VI oppure VI+, anche se poteva essere ancora di più!
Tanto per fare un esempio, R. Messner aveva aperto nel 1969 una via in montagna,
con un tratto di meno di dieci metri estremamente difficile, VI+: in realtà,
ripetuta negli Anni 80, il tratto chiave è stato valutato intorno all'VIII
grado, da parte del secondo di cordata.
Così nel 1978 è stato deciso di aprire verso l'alto la scala:
ora esiste il XII grado, "roba" da non credere!
LE VARIE SCALE.
La differenza tra le due scale è che quella francese è un po'
più precisa e quindi più adatta alla palestra, dove anche un solo
appiglio più piccolo di 5mm può cambiare leggermente la difficoltà
del tratto di via.
C'è da dire però che ora la scala francese viene pure utilizzata
in montagna in quelle che si chiamano "vie moderne", ovvero attrezzate
con protezioni ad espansione, riproducendo, in una qualche misura, la situazione
della palestra...
Se si spazia lo sguardo in tutto il mondo, allora le scale non sono solo 2 ma
sono di più!
Una molto importante è quella americana, costituita da un numero (arabo) seguito da una
virgola, da un altro numero, cui segue una lettera, tra le prime 4 dell'alfabeto; un esempio
puù essere: 5,11b.
Un'altra scala importante è quella inglese che assomiglia a quella francese, salvo essere
(a prima vista) più... avara di un paio di gradi! Questo fatto è da tenere molto
in considerazione in Inghilterra e in molte vie aperte da inglesi in moltissime parti del
mondo.
Comunque, ora senza perdere altro tempo in chiacchiere, ecco la tabella comparativa!
LA TABELLA COMPARATIVA.
Qui sotto è riportata la tabella comparativa di un certo numero, quelle
più usate, di scale della difficoltà di arrampicata su roccia.
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NOTE FINALI.
Due parole riguardo alla tabella.
Dato che la scala iniziale è quella UIAA, è proprio a questa cui
bisogna far riferimento nel passare alle altre scale, in particolar modo a quella
francese; questo perchè a volte la scala francese adoperata in una data
palestra risente della valutazione non solo locale ma anche (se non soprattutto)
dell'apritore delle vie!
Regoletta: quando
si va in un posto nuovo, partire dalla scala UIAA e vedere che viene proposta
quella francese. Non partire subito da questa, in quanto ci possono essere delle
piccole differenze (anche di mezzo grado francese!) da zona a zona.