PLACCHE IN VAL FERRET (Ao)

Può sembrare strano, ma alla fine della Val Ferret, proprio sotto alle torri del Triolet, è presente una palestra d'arrampicata di livello medio-basso.
Dico che può sembrar strano in quanto le vie di altre pareti sono tutte ben più difficili, con almeno 6a obbligatorio (a parte qualche rara eccezione!).
Ci sono 5 vie lunghe, dai 160m. ai 215m.: 2 su un bello scivolo e 3 su dei pilastrini verticali. La roccia e la chiodatura sono ottime.


Le bellissime placche alla fine di val Ferret (Ao)

 

Accesso stradale e avvicinamento.
Da Courmayer si prende la strada che si dirige verso il famoso tunnel, ma poco prima si gira a destra in direzione della Val Ferret. Si percorre completamente la suddetta valle fino al termine della strada asfaltata, ovvero fino al termine di dove è possibile proseguire con la macchina. In questo punto la località si chiama Arp Nouva: esiste un comodo parcheggio per lasciare la macchina.
Da qui prendere l'evidente sentiero (sinistra orografica o a destra per chi sale) che porta al Rif. Elena (posto in alto sulla destra di chi sale). Arrivati in corrispondenza del rifugio (ma esso è più in alto), il sentiero comincia a compiere dei tornanti: al primo, proseguire diritti fuori sentiero e attraversare il torrente giusto ad un ponte di ferro, per poi tornare leggermente indietro, puntando alle pareti, alle placche appoggiate. Sono presenti degli ometti di sassi che aiutano a trovare il percorso più agevole! In totale sono 45 minuti.
Attenzione: dal parcheggio, appena individuate le pareti, si può essere tentati di puntare direttamente alle pareti, ma il percorso è più scomodo, in quanto è necessario, tra l'altro, guadare più volte il torrente.


La palestra e la chiodatura.
La palestrra può essere divisa in due settori logici: quello a sinistra, dello scivolo, e quello a destra, dei pilastrini.
Nel primo, l'arrampicata si svolge prevalentemente su placca appoggiata con difficoltà massima di 5a; nel secondo, l'arrampicata si svolge su roccia (quasi) verticale lungo dei bei pilastrini con difficoltà massima di 6b (ultimo tiro della vi apiù a destra).
E' inutile dire, ma la roccia è il granito...(!!)
Per quanto riguarda la chiodatura, è da dire che essa è ottima, in quanto sono degli ancoraggi in acciaio inox da 10mm.
Le soste sono collocate ad una distanza che varia tra i 25m e i 30m (casi rari, comunque!) e pertanto è sufficiente una corda da 60m., in quanto la discesa avviene in corda doppia. Le doppie possono essere effettuate anche con altre cordate in via, in quanto non c'è pericolo di caduta sassi.
L'esposizione della parete è Sud e pertanto è solaggiata praticamente per tutto il giorno: è possibile arrampicare dalla primavera all'autunno, per la felicità degli arrampicatori...!!!


Le vie.
Le vie sono numerate da sinistra verso destra, guardando la parete.

  1. "Ryobi", 215m., 5amax, 4c obbl.: L1: 3a, L2: 3a, L3: 3b, L4: 4a, L5: 4b, L6: 5a, L7: 4a, L8: 4c, L9: 3a.
  2. "Bierfest", 200m., 4a max, 4a obbl.: L1: 3a, L2: 3a, L3: 4a, L4: 4a, L5: 3b, L6: 4a, L7: 4a, L8: 4a.
  3. "Spitnik", 160m., 5c max, 5c obbl.: L1: 5a, L2: 4c, L3: 5c, L4: 3c, L5: 4c, L6: 5b, L7: 5b.
  4. "Ligne Blanche": 160m., 6b max, 5c obbl.: L1: 5a, L2: 4b, L3: 4b, L4: 4a, L5: 6a+, L6: 6b.
  5. "Pilastro della metaforfosi": 170m., 5c max, 5c obbl.: L1: 5b, L2: 4a, L3: 2, L4: 4b, L5: 4a, L6: 5c, L7: 5b.

Le prime due vie sono su placca appoggiata e quindi ben visibili, le altre due sono più a destra in corrispondenza di un muretto grigio-nero leggermente appoggiato, l'ultima è ancora più a destra sotto una fascia strapiombante di roccia gialla.



Federico Battaglin
Italy
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