ROCCA PENDICE (Pd): palestra d'arrampicata.
Vicino a Padova, dove abito, fortunatamente è possibile arrampicare tutto l'anno, grazie
alla presenza di una palestra di roccia situata a Teolo.
Dato che in commercio sono presenti diverse guide, non posso presentare tutte le vie presenti,
ma offro la panoramica su un settore, in modo non solo da far conoscere questa bella ed
interessante palestra ma anche di stuzzicare l'interesse ad acquistrare una delle guide
presenti.
FOTO PANORAMICA a 360° da
Rocca Pendice...
Accesso stradale e avvicinamento.
Il paese più vicino alla palestra di roccia di Rocca Pendice
è Teolo, situato ad ovest di Padova. Pertanto conviene partire
da Teolo, dato che è facilmente individuabile in una qualunque
cartina stradale.
Allora da Teolo ci si dirige verso la località Castelnuovo (direzione Est) e poco un
chilometro, sulla destra è presente un cimitero (tiè!) e di fronte e poco dopo
(quindi a sinistra) è presente un evidente parcheggio per le auto. Da lì è
possibile raggiungere tutti i settori presenti. Il settore trattato in questa pagina è il
cosiddetto "Settore delle Numerate", la parete Ovest, ben visibile dal cimitero
(di nuovo tiè! e ancora tiè!). Si prende il sentiero che si inoltra nel bosco
fino ad un bivio (2 minuti dopo) e prendere la direzione di destra e salire il ripido sentiero
fino alle rocce.
Esiste un'altra possibilità di parcheggio dell'auto, anche se i posti a
disposizione sono una decina appena!
Allora altrepassare il parcheggio e proseguire per un chilometro superando dei tornanti. Alla
fine dei tornanti, sulla sinistra si vede un campo: parcheggiare sul lato opposto della strada
(ci sono degli alberi). Per accedere alle pareti, guardare il campo e sulla sinistra (a valle)
si nota un sentiero che prima costeggia suddetto campo per poi entrare nel bosco; poco dopo
esiste un bivio: prendere il sentiero di sinistra, quello che sale. Proseguire il sentiero fino
alla sua fine ed ecco che ci si trova di fronte alle pareti.
La palestra e la chiodatura.
La roccia della palestra è particolare e quasi unica nel suo genere, in quanto non
è calcare: è trachite, una roccia di origine vulcanica! Sì, proprio
così, di origine vulcanica, dato che i colli euganei sono degli antichissimi vulcani;
infatti, non tanto distante vi è Abano Terme, famosa appunto per le terme presenti, e
questo è indice di antica zona vulcanica...
La trachite assomiglia più al granito che al calcare come tipo di roccia: ne consegue
che l'arrmapicata è piuttosto tecnica e raramente di forza pura, come possono esserlo
gli strapiombi su calcare! E' ovvio che il tipo di struttura pricipale sono le placche e le
fessure, proprio come la roccia granitica offre, anche se non a quei livelli di morfologia.
L'altezza delle vie varia da un minimo di 15 metri ad un massimo di 200 metri, con la facile
cresta di III (passi di IV) grado. Ovviamente, le vie sono organizzate in tiri di corda lunghi
al massimo 30 metri per le vie di arrampicata libera e al massimo 45 metri per le vie
classiche.
La chiodatura è in fase di sistemazione, anche se generalmente è buona; ora con
la richiodatura, molti itinerari sono proprio ben protetti. La chiodatura vecchia era costituita
da spit da 8mm, quella nuova da fix da 10mm, secondo gli standard attuali.
La parete ovest: Le Numerate.
Il settore che mi accingo a descrivere è quello più abbordabile e arrampicabile
tutto l'anno. In estate conviene avere con se la magnesite, mentre non è necessaria negli
altri periodi dell'anno: meglio usarne con parsimonia per evitare di allisciare e consumare
troppo la roccia.
Le vie elencate qui sotto si riferiscono alle cosiddette Numerate Inferiori (vedi foto), situate nella parte più bassa della parete ovest, ovvero quella parte di parete che si incontra per prima salendo dal parcheggio vicino al cimitero. Le vie elencate partono dal basso a sinistra e vanno verso destra.
Guide esistenti.
Sul mercato sono presenti diverse guide; dato che non ho sottomano tutti i titoli, per ora, si
può far riferimento a:
"Le falesie d'arrampicata dei Monti Berici e d Colli Euganei" di Andrea Minetto, Luca
Isolani, Luigi Venezian.
Note finali.
Dato che la palestra è di tutti, non occupare le vie per troppo tempo lasciando le corde
penzolanti dalle soste.
Cercate di arrivare in sosta con qualche moschettone in più: non tutte le vie hanno il
moschettone di sosta apribile, a volte bisogna far passare la corda dentro un anello chiuso (per
esempio un grillo o una maglia rapida); quindi attenzione e fate le operazioni con tutta la
calma necessaria: nessuno vi corre dietro!
Non lasciate dietro a voi nessuna traccia: i rifiuti vanno messi nel proprio zaino; inoltre, se
adoperate la magnesite, cercate di non imbiancare la zona circostante a voi!
E ora: buona arrampicata!